La Collina delle Croci, fra spiritualità e leggenda...
Simbolo nei secoli dell’identità nazionale e religiosa di tutto il Paese, la suggestiva montagnola è scampata agli assalti dei bulldozer sovietici. Oggi, conquistata l’indipendenza, esprime ancora la profonda fede cattolica dei lituani, ma attira anche pellegrini da tutta l’Europa.
Innumerevoli le croci, impossibile contarle tutte. Oggi si stima che siano almeno cinquantamila; ogni giorno se ne aggiungono di nuove, ogni giorno altre, le più antiche, finiscono di dissolversi nella terra della collina che le sostiene. Ce ne sono di ricche,elaborate, magari un po' pretenziose; ce ne sono di povere, poverissime, messe insieme con due pezzi di ferro scippati a chissà quale cantiere ma saldati con cura.
Da ŠIauliai Edoardo Castagna
Quattro volte i sovietici l'hanno spianata con i bulldozer. Quattro volte è risorta, sempre più ricca. La Collina delle croci è l'araba fenice della coscienza nazionale e religiosa dei lituani, e non c'è stato comunismo capace di ucciderla. Golgota lituano, è stata definita, «il cuore della Lituania aperto all'Altissimo», nelle parole del cardinale Vincentas Sladkevicius.
La collinetta, di per sé, è piccola cosa. Alta appena una decina di metri - che tuttavia nella piatta Lituania, dove la vetta maggiore non arriva a trecento metri, non sono irrilevanti -, emerge da un'ampia e verdissima radura ritagliata in quella immensa foresta che ricopre quasi tutto il Paese. Si discosta di poco dal fondamentale asse viario che collega l'enclave russa di Kaliningrad, l'antica Königsberg di Kant, con la metropoli del Baltico, la lettone Riga, eppure è isola silenziosa, raccolta. Soprattutto nelle frequenti giornate di nebbia e di pioggia, quando il plumbeo cielo del nord si abbassa fin quasi a toccare terra. Si respira l'odore della foresta, dell'erba che si distende intorno alla Collina, del legno delle innumerevoli croci.
Naturalmente, le origini della Collina delle croci si colorano di leggenda. Si narra di un castello distrutto da Cavalieri Portaspada nel Trecento, sui cui ruderi sarebbe sorto il simbolo della fede e della nazione lituana. Più probabilmente, l'uso di allineare croci sulla collin etta nacque dopo il 1831, quando fallirono i moti di ribellione all'Impero zarista che si era annesso la Lituania nel 1795.
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